Matrimonio o vita consacrata? Esiste ancora la vocazione al sacerdozio?

Matrimonio o vita consacrata? Esiste ancora la vocazione al sacerdozio?

Il matrimonio, ai nostri giorni, ha assunto tantissime configurazioni. Sono sempre di più le coppie che decidono di unirsi in matrimonio tramite il solo rito civile, o scelgono la convivenza o, ancora, che decidono di non sposarsi affatto. E, tra chi sceglie una vita “in solitaria”, sono ancora tanti i giovani che si trovano davanti alla scelta di consacrare la propria vita a Dio. Mi chiedo: in una società così materiale come la nostra, che ruolo ha la fede?

LA CHIESA E I SUOI MATRIMONI

In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia, il matrimonio cattolico è ancora molto sentito e riveste un’importanza centrale all’interno del percorso di coppia. Nella cultura cattolica, infatti, il matrimonio è il momento in cui la grazia di Dio scende sugli sposi, benedicendoli nella loro missione sulla terra di creare una famiglia ma, così come il matrimonio, anche la consacrazione verginale può benissimo essere considerata un’alleanza nuziale tra il consacrato e la Chiesa di Cristo, un’unione che non richiede la mediazione di nessun’altra persona, un amore con Dio di tipo esclusivo e assoluto che rende sacra una “vita ordinaria”. Comunque esso si intenda, il matrimonio come sacramento è sempre una vocazione. Tra le mie frasi matrimonio preferite c'è questa preghiera di S. Paolo:

Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!

LA CHIAMATA ALLA VITA CONSACRATA

La cultura cattolica è ancora presente nella crescita di un individuo come religione “familiare” e, durante il cammino spirituale che accompagna la persona dal battesimo alla cresima, la vocazione è un’esigenza che ancora tocca molti, sebbene a livello mondiale dagli anni 70 in poi si ha avuto un calo del numero di sacerdoti nella chiesa cattolica. In Italia, patria che accoglie le istituzioni ecclesiastiche, dal 2012 al 2016 il numero dei sacerdoti si è ridotto, passando da circa 48.000 a 34.000, tendenza che si conferma col passare degli anni. Le motivazioni possono essere le più disparate: da un’offerta di vita più ricca di opportunità e stimoli rispetto a qualche decennio fa ad una difficoltà, da parte della chiesa cattolica, di reinventarsi e di porsi quale attrattore di comunità per i ragazzi e modello di vita per chi sceglie di dedicarvi la propria vita. Si può vivere una vita consacrata anche da laici e moltissime persone aderiscono a questo modello insieme alla propria compagna, vivendo nel solco della fede e non dovendo pronunciare le due promesse di un prete cattolico: obbedienza e celibato, che lo pongono a guida della comunità parrocchiale.

NEL DUBBIO…

Se state leggendo questo articolo presi da dubbi su quale tipo di matrimonio abbracciare, due consigli:

1)     Non abbiate fretta di decidere. Ponetevi in uno stato di ascolto delle vostre necessità e in preghiera per un corretto discernimento su che ruolo siete chiamati a rivestire nella vostra vita;

2)     La lettura del libro di padre Brett. A. Branner “Salvare mille anime” è uno dei libri più intensi e utili riguardo il discernimento vocazionale. Un confronto in più non nuoce di certo 😉