IL RITO DEL MATRIMONIO ORTODOSSO: CORONE E REGALITA' PER GLI SPOSI

Il rito del matrimonio ortodosso è articolato in un modo molto diverso rispetto a quello che le altre confessioni cristiane prevedono per la celebrazione delle nozze. Solennità, un entourage di riti simbolici e la struttura della cerimonia stessa fanno rientrare il matrimonio ortodosso tra i riti nuziali più curiosi da conoscere! Iniziamo subito.

CELEBRAZIONE PARTE I: IL FIDANZAMENTO

Diviso in due momenti distinti, il rito del fidanzamento apre la cerimonia. Fino a qualche tempo questo particolare rito precedeva il giorno delle nozze, considerando che il matrimonio era combinato e proprio quella era l’occasione in cui i futuri sposi si conoscevano. Oggi come oggi l’unione della coppia avviene per scelta personale e, per questo motivo, il fidanzamento viene celebrato il giorno stesso delle nozze. Questo parte del rito si celebra nel vestibolo della Chiesa (nartece) o comunque di fronte la porta d’ingresso. Gli sposi arrivano insieme, lui a destra e lei alla sua sinistra, accompagnati dai rispettivi testimoni (solitamente una coppia già sposata che ha lo scopo di guidare i novelli sposi nel loro cammino coniugale). Ad accoglierli alle soglie della Chiesa è il parroco che, dopo averli benedetti, consegna loro un cero che porteranno all’altare. Uno dei momenti che più distingue il rito ortodosso da quello cattolico è lo scambio degli anelli che avviene proprio in questa prima fase. E’ il prete a mettere l’anello nell’anulare della mano destra di entrambi gli sposi (d'oro per lui, argento per lei) e questi se li scambiano tra loro per tre volte, a simboleggiare il continuo arricchimento reciproco che segnerà tutti i giorni della loro vita insieme. Dopodiché, “anellati” e con il cero acceso, gli sposi si dirigono all’altare.

CELEBRAZIONE PARTE II: L’INCORONAZIONE

Questa seconda fase della cerimonia ortodossa si svolge all’interno della Chiesa dove, al centro, si trova una credenza in cui sono posti una coppa di vino e due corone. Gli sposi si inginocchiano su un tappeto, che simboleggia il focolare domestico in cui gli sposi inizieranno la loro vita familiare. Il prete lega le mani degli sposi con un nastro, gesto pregno di significato anche questo, rappresentando il vincolo e l’unione delle due anime, e poi pone sul capo della coppia due corone, che simboleggiano la regalità dell’essere “sovrani della nuova vita” e anche il martirio: gli sposi fanno dono di sé all’altro “finchè morte non li separi”.

Anche le corone sono scambiate tra gli sposi per tre volte, così come gli anelli.

CELEBRAZIONE PARTE III: LE BENEDIZIONI

Ricordate la coppa di vino al centro della Chiesa? Bene, dopo lo scambio delle corone il prete benedice la coppa e la cede agli sposi, i quali bevono dallo stesso calice come segno della condivisione della loro vita. Segue una piccola processione in cui il prete accompagna gli sposi a fare tre volte il giro della Chiesa, poi scioglie loro le mani e toglie loro le corone.

Infine, un’ultima benedizione alla coppia conclude questo particolare e simbolico rito!