Il matrimonio tra cugini è legittimo? Legge, genetica e curiosità

Il matrimonio tra cugini è legittimo? Legge, genetica e curiosità

Incoraggiato in alcune culture, stigmatizzato in altre, il matrimonio tra cugini desta ancora dubbi riguardo la sua legittimità, quella ideale si intende.

Se fino a un secolo fa circa, in Occidente, non stupiva vedere all’altare due consanguinei, ancora oggi in alcune parti del mondo è una pratica molto diffusa! In Medio Oriente, ad esempio, ci sono nazioni in cui la metà dei matrimoni avviene tra cugini, mentre a livello mondiale più di 1 matrimonio su 10 è tra cugini di primo o secondo grado.

IL MATRIMONIO TRA CUGINI E’ LEGITTIMO O NO?

Quando si parla di matrimonio tra cugini, bisogna fare una distinzione tra la legittimità giuridica e quella cattolica. Per la legge italiana, il matrimonio tra cugini di primo grado (figli/e di fratelli/sorelle) è valido, e quindi possibile, al 100% senza alcuna riserva, e lo sarà anche per un grado di parentela superiore al primo. Diversa è la situazione per la chiesa cattolica che, nel caso di matrimoni tra cugini di primo grado, chiede una sorta di nullaosta (o dispensa), non essendo pienamente favorevole a tale pratica. Nel caso in cui la Chiesa rifiuti la dispensa, il matrimonio può avvenire in piena norma di legge solo a livello civile. E’ chiaro come l’unica limitazione del matrimonio tra cugini, nel mondo occidentale, è di tipo morale e ideale, ma se nasce l’amore la legge lo legittima!

NB. A livello legale, l’unico divieto di unione nuziale è tra zii e nipoti e per i parenti affini in linea retta, vale a dire tra suocer*/nuora o genero, patrigno/matrigna e figliastr*.

RISCHI GENETICI PER LA PROLE DI CONSANGUINEI

Uno dei motivi per cui il matrimonio tra cugini ha perso piede nel mondo occidentale è stato il verificarsi di una maggiore incidenza di malattie genetiche, comuni a entrambi i partner, trasmesse poi alla prole. Poiché la coppia fa parte della stessa famiglia, aumenta il rischio che entrambi siano portatori di malattie a trasmissione ereditaria che riguardano l’albero genealogico. Il rischio di trasmissione aumenta con l’aumentare del grado di consanguineità tra i due genitori. Il rischio di malformazioni e ritardi mentali nella prole di consanguinei è di due volte maggiore rispetto al rischio generale tra “non parenti”.

Tuttavia, la consulenza genetica oggi è un valido aiuto per escludere i rischi di cui sopra. Attraverso lo studio dell’albero genealogico e l’attuazione di test del dna, si possono ridurre al minimo i rischi.

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