IL MATRIMONIO ONLINE E' LA NUOVA FRONTIERA DELLA CORSA AL CLICK!

IL MATRIMONIO ONLINE E' LA NUOVA FRONTIERA DELLA CORSA AL CLICK!

E’ corsa verso la digitalizzazione! Negli ultimi due anni, tra covid e smart working, ci siamo tutti un po’ abituati all’idea che, pian piano, tutto ciò che da tradizione avviene in presenza o in sedi specifiche si possa spostare sul web ed essere a portata di click. E il matrimonio non si esime da tali regole!

PUBBLICAZIONI DI NOZZE SUL WEB

Uno degli aspetti che concerne la lunga trafila della burocrazia matrimoniale riguarda la pubblicazione delle nozze affisse presso l’ufficio del comune che ospiterà la celebrazione delle nozze civili e/o religiose. Di norma, le pubblicazioni vengono affisse dopo le promesse fatte dagli sposi negli albi fisici dei comuni di residenza di entrambi i nubendi (se questi risiedono in comuni differenti), e questo lo sapevamo già, ma sapevate che vengono pubblicate online nell’albo pretorio? E la “pubblicazione online delle pubblicazioni” non è un optional, bensì un obbligo di legge finalizzato alla dematerializzazione dei documenti e ad un modo più veloce e accessibile a tutti di reperire le informazioni, senza doversi spostare fisicamente nei luoghi fisici delle diverse amministrazioni locali.

A stabilirlo è l’articolo 32 della legge n.69 del 18 giugno 2009, affermando proprio che “gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati.”

SPOSARSI A PORTATA DI CLICK E’ POSSIBILE

Non tutte le coppie hanno la fortuna di trovarsi fisicamente insieme nel giorno delle loro nozze, soprattutto se di cittadinanza diversa. E’ quello che è successo nel 2016 in occasione delle nozze online tra una cittadina italiana e un cittadino pakistano. A confermare la validità delle nozze è stata la Corte di cassazione che, con la sentenza 15343 del 25 luglio 2016, ha stabilito ufficialmente che “se l’atto matrimoniale è valido per l’ordinamento straniero, in quanto da esso considerato idoneo a rappresentare il consenso matrimoniale in modo consapevole, esso non può ritenersi contrastante con l’ordine pubblico solo perché celebrato in forma non prevista dall’ordinamento italiano”.

I requisiti richiesti per la celebrazione inter absentes sono 1) un atto in cui si manifesti la volontà di entrambi i nubendi a sposarsi; 2) la presenza di almeno due testimoni “per schermo”.

Questa sentenza rappresenta un precedente importante per poter validare un matrimonio online, a prescindere dalla diversa cittadinanza degli sposi. “Io vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo piò cliccare sulla sposa”, sarà forse questa una nuova formula di matrimonio?!?