Il matrimonio musulmano: usanze nuziali secondo la tradizione islamica

Continua il viaggio alla scoperta dei riti e delle usanze matrimoniali nelle diverse culture del mondo. Dopo aver scoperto il ricchissimo matrimonio indiano tra giochi e momenti sacri, ad incuriosirci stavolta è il Medio Oriente e le usanze che animano (e regolano!) il matrimonio islamico.

UN PATTO DAVANTI AD ALLAH E ALLA LEGGE

Ciò che fin da subito bisogna sapere è come i musulmani concepiscono il matrimonio (An-Nikâh), inteso come momento con un forte carattere legale e non sacramentale (a differenza dell’importanza che il matrimonio in chiesa riveste ancora in Occidente). Il matrimonio musulmano è vero e proprio contratto siglato dalle famiglie degli sposi sia in forma scritta che verbale. Ad essere accordato dalle parti non è solo la promessa d’amore eterno ma anche una somma pecuniaria, chiamata donativo nuziale (mahr), con cui il futuro marito si dimostra pronto a farsi carico del futuro della propria moglie provvedendo ai suoi bisogni materiali. Questa “dote” sarà di proprietà esclusiva della sposa, anche se il contratto matrimoniale dovesse sciogliersi. Una volta firmato l’atto, questo dovrà essere pubblicizzato (una sorta di nostre pubblicazioni) per legittimare il matrimonio e procedere alla “cerimonia informale”.

LA FUNZIONE E IL RICEVIMENTO NUZIALE

Un mese prima del matrimonio, gli sposi incontrano l’Imam, guida spirituale della comunità islamica, il quale celebrerà il rito in una Moschea, nel municipio o al domicilio degli sposi. Ad accompagnare la sposa all’altare sono il padre o il tutore della sposa (“Wali”) ed è quest’ultimo a celebrare la funzione che consiste nella lettura di alcuni versi del Corano e nel far ripetere agli sposi la loro volontà di unirsi come marito e moglie, un momento simile allo scambio delle promesse con le nostre tipiche frasi matrimonio. Il tutto avviene alla presenza di due testimoni rigorosamente di sesso maschile!

Il giorno seguente, e dopo che la notte è stato consumato il matrimonio, alla famiglia dello sposo tocca l’onere di organizzare un ricevimento nuziale con lo scopo di rendere pubblico il matrimonio. Il ricevimento può durare anche dei giorni ed è caratterizzato da un entourage di damigelle che coccolano la sposa e l’aiutano a cambiare gli abiti (la sposa può cambiare fino a 7 abiti durante la cerimonia), canti balli e musiche religiose animano la festa in cui uomini e donne sono separati. Alla fine della cerimonia, gli ospiti omaggiano gli sposi con dei regali e i loro auguri per matrimonio.

E le bomboniere? Beh, piccola curiosità: l’usanza islamica vuole che, insieme alle partecipazioni di nozze, gli sposi consegnino le bomboniere nel momento in cui si recano dai parenti/amici per invitarli personalmente.