Accessori floreali sposo: fiore all'occhiello o boutonnière?
Un accessorio, se ben scelto, non solo arricchisce l'abito ma lo incornicia, lo rende il vero protagonista. L'accessorio floreale giusto per lo sposo comunicherà col bouquet della sposa, creando sinergia tra i due e un file rouge che lega non solo le vite ma anche i due preziosi abiti.
Se è vero che “ad ogni sposa il suo bouquet” è anche vero che “ad ogni sposo la sua boutonnière”! Un termine, quest’ultimo, sconosciuto ai più ma altro non è che il classico fiore all’occhiello, un dettaglio floreale appuntato sulla giacca dello sposo e che dona al suo look un tocco di classe e romanticismo, perfetto per l’occasione di cui è protagonista. In questo articolo, faremo chiarezza su quando e come utilizzare il fiore all’occhiello, esploreremo i vari tipi e le possibili alternative dell'accessorio floreale per sposo. Iniziamo!
Una tradizione regale: la storia del fiore all’occhiello
Come ogni storia tra le più romantiche e sognanti, il fiore all’occhiello (diverso dalla boutonnière) fu realizzato sulle giacche dell’abito da sposo in seguito ad un matrimonio regale. Fu la grande Regina Vittoria ad inaugurare l’usanza. In occasione del suo matrimonio col principe Albert, appuntò sulla giacca di lui un fiore che prese dal proprio bouquet e da lì in poi le giacche sposo vennero realizzate con un occhiello appositamente pensato per adagiarvi il fiore.
Esiste un’altra versione, meno romantica ma sempre di origine aristocratica. Al di fuori delle nozze, i nobili delle famiglie reali utilizzavano, nelle occasioni pubbliche, un fiore appuntato sulla giacca per dare risalto alla propria discendenza nobiliare e distinguersi dalla “massa borghese”.
Tipi di accessori floreali da giacca sposo
Anche se minimali (dipende dai gusti, ovvio), gli accessori sposo riguardano l’ornamento del vestito principalmente. Oltre ai gemelli, l’attenzione decorativa si concentra soprattutto nella giacca. Un piccolo dettaglio può fare la differenza e conferire anche al più classico abito sposo il massimo della raffinatezza e dell’eleganza. Ecco le possibili alternative:
- Il fiore all’occhiello: è il classico fiore singolo che si inserisce nell’asola del bavero della giacca appositamente pensata per questo accessorio.
La regola principe è che il fiore all’occhiello deve essere uguale ad un fiore del bouquet della sposa, per colore e tipologia; deve essere un bocciolo o comunque di piccole dimensioni.
Quale tipo di fiore? Dipende dall’allestimento floreale scelto per l’occasione ma, di solito, tra i più gettonati vi sono rose, ranuncoli, gardenie, orchidee.
- La boutonnière: è una vera e propria mini-composizione floreale, fatta di fiori e foglie. Vale la stessa regola del fiore all’occhiello: a comandare, per tipologia di fiori e colori, sarà il bouquet della sposa. Esistono diverse tipologie di boutonniere che si differenziano per il modo in cui vengono applicate sulla giacca dello sposo: la classica bottoniera, infatti, prevede che la composizione sia attaccata al taschino (quello della pochette, per intenderci) con una spilla da balia o un magnete(dipende dal tipo di tessuto della giacca), ma il rischio che possa staccarsi o la calamita non reggere è da tenere in considerazione.
- Per questo motivo entra sulla scena la “pocket square boutonniere”, una fusione tra la classica bottoniera sposo e il fazzolettino/pochette sposo. In questo caso, i fiori vengono attaccati in un tessuto più rigido da inserire all’interno del taschino in modo da lasciar fuori solo la boutonnière nel bordo superiore del taschino.
Attenzione! E’ logico che fiori e pochette non possono stare nella stessa frase (o nello stesso taschino, meglio)! Se lo sposo sceglie di optare per uno, deve escludere l’altro.
Un accessorio deve sempre esaltare l’abito, non appesantirlo, soprattutto un abito speciale di un giorno altrettanto speciale!